image

Casual Food

Càmp di Cènt Pertigh

Immerso nella Valle del Lambro sorge un vecchio casale che circa venticinque anni fa è stato rilevato da una giovane coppia mossa da un grande sogno. «Io e mio marito volevamo aprire un ristorante. Non in un luogo qualsiasi, ma all’interno di una cascina, questa era per noi una condizione sine qua non. Ci sono voluti anni di ricerca, poi finalmente l’abbiamo trovata», spiega Lorella Damiani, titolare del ristorante. Il progetto di ristrutturazione – curato dalla proprietaria, che precedentemente svolgeva la professione di architetto – era volto a mantenere intatto il sapore autentico delle vecchie cascine di una volta recuperando, quando possibile, i materiali e gli arredi originali.

image
image

I muri in mattoni e pietra viva rimandano al contesto rurale in cui sorge la cascina, così come i tavoli in legno, la mise en place e i tanti dettagli che decorano le sale del ristorante. Nel corso degli anni gli spazi si sono arricchiti con tanti oggetti vintage e ricchi di storia collezionati dalla proprietaria, i quali hanno dato vita a suggestivi angoli che cambiano a seconda delle stagioni e dell’ispirazione di Lorella. In estate è il cortile esterno animato da piante e fiori ad accogliere i commensali, immersi in un’atmosfera agreste e vacanziera e il portico della corte interna.

image

Càmp di Cènt Pertigh significa letteralmente “campo delle cento pertiche” e si rifà ad un famoso detto in dialetto locale che recita: “Sem’ anca mo al càmp di cènt pertigh”. «Cercavamo un nome in dialetto perché volevamo ulteriormente sottolineare il legame con il territorio e questo detto si usa quando ci si ritrova ancora una volta nella stessa situazione, un po’ come io e mio marito che ci siamo ritrovati a dover partire da zero con una nuova attività. Inoltre, l’area su cui sorge il casale misura esattamente cento pertiche. Insomma, tutto cadeva a pennello», racconta Lorella.

image
image

Il rapporto con il territorio e le tradizioni locali sono anche le fondamenta del ricco menù proposto da Càmp di Cènt Pertigh in cui a far da padrone sono sempre le materie prime: «Il “tempo” ci ha dato la possibilità di sviluppare la nostra filosofia di cucina basata sulla ricerca di produttori e fornitori locali. Nelle nostre ricette utilizziamo solo ingredienti di alta qualità, sia per una questione etica, sia perché vogliamo proporre ai nostri clienti un cibo sano e salutare». Il menù è firmato da Stefano Viganò – veterano della cucina del Càmp di Cènt Pertigh subentrato allo storico chef – il quale propone ricette della tradizione locale spesso reinterpretate con combinazioni insolite e creative. Ad accompagnare i piatti, oltre 680 etichette di vini, italiane ed internazionali, accuratamente selezionate.

I sapori della tradizione lombarda si possono ritrovare in alcuni dei piatti storici del ristorante, come la cassœula, l’ossobuco con polenta e il missoltino del Lago di Como, il risotto giallo con luganega accompagnato da una croccante cialda di Grana Padano, la cui ricetta verrà rivisitata in occasione del venticinquesimo anniversario. Non mancano anche proposte estive e vegetariane del nostro orto che fra poco verrà ampliato anche intorno ad una serra per creare nuovi suggestivi spazi emozionali.