Gin Seta è un racconto che celebra la memoria di un’antica via carovaniera e dei profumi che l’accompagnano dall’estremo oriente fino alle sponde del Lago di Como. Una storia in cui le antiche tradizioni popolari si fondono alle più prestigiose eredità commerciali sorte lungo la via del tè, conosciuta anche come Via della Seta meridionale. L’eleganza di Gin Seta risiede nella raffinata combinazione di aromi e spezie e nelle sapienti lavorazioni degli ingredienti, in grado di evocare tradizioni antiche di culture e luoghi vicini e lontani.


Le foglie del gelso – fornite da Moroon, una giovane azienda agricola di Gallarate che ha riconvertito un vecchio terreno in disuso in gelseto destinandolo all’allevamento dei bachi – proseguono lo storytelling iniziato con Amaro Seta e il suo raffinato aroma di more di gelso, albero sacro all’industria serica comasca. Il pepe di Sichuan e le foglie di tè verde, provenienti dall’estremo oriente, sono invece un rimando all’antica rotta commerciale che dalla provincia cinese dello Yunnan, uno dei maggiori produttori di tè, proseguiva attraverso India, Birmania, Tibet e la provincia del Sichuan, nella Cina centrale.
Dall’aspetto completamente limpido e cristallino, Gin Seta si presenta con morbidezza all’assaggio liberando solo in un secondo momento le note più speziate del pepe di Sichuan. Gli aromi che per primi giungono all’olfatto si dispiegano in note profumate di cardamomo con freschi sentori di tè verde. L’essenza vellutata delle foglie di gelso accompagna il corpo alcolico donando personalità al cuore di tè verde che, scaldandosi lentamente, permane lungo gli sfaccettati aromi.


L’elegante bottiglia, simile per forma e concept a quella dell’omonimo amaro, presenta dettagli grafici briosi che richiamano i colori e il movimento sinuoso delle onde del lago. A coronare il tutto, il riconoscibile foulard annodato al collo prodotto dalla Seteria Bellieni 1954 di Como, la cui collaborazione nasce dal recupero di scampoli industriali, accuratamente selezionati e confezionati. Gin Seta si inserisce così in un più ampio progetto di valorizzazione del distretto lariano e del suo inestimabile patrimonio iniziato qualche anno prima con Amaro Seta, l’amaro del Lago di Como, dove l’avvolgente sentore di more di gelso incontra le note limpide e ferme di zafferano e arancia amara. Una vibrante celebrazione dell’eredità storica comasca attraverso la visione creativa fresca e contemporanea di un giovane gruppo di designer e architetti.