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Studio Visit

Oto Lab

Spazio Oto Lab è molto più di una semplice location per eventi: è il risultato di un attento percorso di rigenerazione urbana che ha restituito nuova vita a un’ex fabbrica storica di Lecco. Un luogo che ha visto il lavoro e l’ingegno di generazioni e che a partire dal 2018 si è trasformato in uno spazio dove convivono cultura, design ed esperienze uniche. Il progetto di recupero è stato guidato dall’architetto Giovanni Rusconi, profondamente legato a questo spazio. Per decenni, l’edificio ha ospitato l’azienda di famiglia e, proprio qui, Rusconi ha deciso di collocare anche il suo studio, testimoniando così un rapporto che va oltre l’architettura: un legame affettivo e identitario che ha reso questa rigenerazione un’operazione dal forte valore simbolico.

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L’intervento ha mantenuto intatta l’anima industriale dell’edificio, esaltandone gli elementi caratteristici: i soffitti alti, le grandi vetrate, le strutture in metallo e cemento che raccontano una storia di operosità e innovazione. Ma allo stesso tempo, lo spazio è stato ripensato per accogliere eventi, esposizioni, workshop e momenti di incontro, offrendo una scenografia neutra e versatile, capace di adattarsi a infinite possibilità creative. Oto Lab si sviluppa su due livelli, offrendo una distribuzione degli spazi che consente di ospitare eventi di diversa natura e dimensione. Il piano terra è un ampio open space con un’atmosfera industriale autentica, perfetto per grandi eventi, installazioni artistiche, conferenze e performance dal vivo. L’assenza di elementi strutturali invasivi lo rende estremamente flessibile e personalizzabile, adattandosi a ogni esigenza.

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Il piano superiore è ideale per meeting, workshop, shooting fotografici ed eventi privati che richiedono un ambiente più intimo e riservato. Grazie alle grandi vetrate e alla luce naturale, questa area mantiene il fascino industriale del luogo ma con un tocco di calore che la rende perfetta per momenti di scambio e condivisione. Oto Lab è oggi un punto di riferimento per chi cerca un ambiente fuori dagli schemi, dove il fascino del passato dialoga con il presente, dando spazio a nuove idee e progetti. Un luogo in continuo movimento, proprio come le acque del fiume Gerenzone che gli scorre accanto.