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Guided Tour

Pinacoteca Civica Como

Photography by Lorenzo Butti

La collezione, che dal medioevo arriva sino al contemporaneo, si è costituita attraverso lasciti, donazioni, acquisti e documenta l'arte del territorio a partire dagli edifici religiosi, passando per la ritrattistica, il paesaggio, la pittura di genere, sino alle ricerche novecentesche legate al futurismo, al razionalismo e al design.

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La sezione medievale, situata nell'ala meridionale del Palazzo, raccoglie numerosi materiali lapidei risalenti all'età carolingia, provenienti dalla Basilica di Sant'Abbondio. La sezione include inoltre una serie di affreschi e sculture in stile romanico e gotico, risalenti ad un periodo che va dalla fine del VI secolo al XIV secolo. Nelle sale dedicate al Rinascimento trovano posto la raccolta di ritratti di Uomini Illustri di Paolo Giovio, il cantiere del Duomo di Como e tracce rinascimentali del territorio comasco. Nella Quadreria, che offre una panoramica degli artisti attivi a Como dal XVI al XIX secolo, si trovano grandi pale provenienti da chiese cittadine non più esistenti. Tra di esse, si annoverano due lunette provenienti dalla chiesa del monastero domenicano di San Giovanni in Pedemonte, abbattuta nel 1810: la Caduta degli angeli ribelli di Pier Francesco Mazzucchelli e il Trionfo dell'arcangelo Michele di Carlo Francesco Nuvolone. In questa sezione inoltre sono conservate opere di Cristoforo Caresana, Giovanni Paolo Ghianda e dei fratelli Recchi, nonché tre dipinti di Giovan Pietro Gnocchi.

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Due ulteriori aree dedicate al "ritratto" e alla "pittura di genere" conservano invece il Ritratto di Vespasiano Gonzaga all'età di ventotto anni, che la tradizione vuole attribuito al fiammingo Antonio Moro, due Vasi con composizioni floreali realizzati da Mario Nuzzi e le Battaglie di Antonio Calza. Notevoli nell'area sul Settecento sono la Consacrazione del Cardinale Giuseppe Pozzobonelli nella Basilica dei SS. Ambrogio e Carlo al Corso di Giovanni Paolo Panini, il dipinto Vulcano di Pompeo Batoni, un Ritratto di gentildonna di Alessandro Magnasco e l'Angelo custode di Pietro Ligari.

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Nella sezione dedicata al Novecento, i disegni dell'architetto futurista Antonio Sant’Elia, L’Uomo e il suo spazio vitale di Ico Parisi, e alcune delle opere più significative degli astrattisti comaschi “Gruppo Como” di Mario Radice, Manlio Rho, Aldo Galli, Carla Badiali e Carla Prina, due nuove sale dedicate all'asilo Sant'Elia di Giuseppe Terragni ed una appena inaugurata a Mario Radice ed al suo rapporto con gli architetti Terragni per la casa del Fascio e Cattaneo per la fontana di Carmerlata. La sezione termina con una selezione di autori contemporanei e la sala con fotografie, disegni ed arredi dedicata al genio di Parisi.