Photography by Duglas Andreetti
Non è un caso che a guidare la giovanissima brigata – l’età media è di 24 anni – sia Davide Marzullo, che a soli 26 anni ha accumulato esperienze in rinomate cucine italiane ed internazionali che gli hanno permesso di ideare una filosofia di cucina sperimentale, intrigante e mai banale. Dalla formazione all’estero ha appreso l’organizzazione, l’indipendenza e la tenacia, mentre le esperienze in Italia gli hanno fatto comprendere il valore della tradizione, oltre ad avergli inculcato il rispetto verso le materie prime e i prodotti della terra. Grazie all’animo intraprendente della brigata, ad un anno dall’apertura, Trattoria Contemporanea è già riuscita a conquistarsi il più ambito dei riconoscimenti in campo gastronomico: la prima Stella MICHELIN.


La cucina di Trattoria contemporanea è in costante mutamento e dunque impossibile da incasellare in categorie predefinite, ma si può riassumere nel concetto di “Contemporary Dining”: un viaggio multisensoriale composto da numerosi elementi che, organizzati armoniosamente, offrono al cliente la possibilità di vivere un’esperienza gastronomica senza eguali. La contemporaneità si può assaporare infatti nei piatti - innovativi, giovani e informali - così come nel servizio, sempre attento e professionale, ma che sa essere anche accogliente, gentile e amichevole. La cucina proposta dallo Chef è un omaggio alla tradizione, letta e riscritta in maniera giocosa e per certi versi irriverente, ma consapevole del valore delle materie prime, del territorio da cui provengono e del ciclo delle stagioni che le governa.
Nei piatti proposti da Trattoria contemporanea sono le materie prime povere – provenienti da fornitori locali selezionati - e gli ingredienti più semplici a fare da padroni, elevati e valorizzati dalle sapienti tecniche culinarie messe a punto dagli Chef, in grado di esaltarne i sapori con abbinamenti spesso inaspettati. Tra i tanti piatti che compongono il ricco menù, la brigata è particolarmente legata a tre ricette: Seppia marinata, salsa beurre blanque, olio all’ ‘nduja, un piatto divertente dove la piccantezza fa da protagonista, Petto d’anatra, fondo di anatra al wiskhy, crema di pastinaca e fegatini di pollo e Linguina Gerardo di Nola ai conchigliacei e pan crusco, uno dei suoi piatti preferiti in assoluto.
Oltre al menù alla carta, Trattoria contemporanea propone tre percorsi di degustazione che racchiudono tutti i valori portanti e i tratti distintivi della “Contemporary Dining” ideata da Chef Marzullo. Istinto è composto da quattro portate vegetariane, tre salate e una dolce, in cui i vegetali, rigorosamente di stagione, vengono lavorati con ingredienti da tutto il mondo in una costante ricerca e sperimentazione. Passione propone invece le cinque portate del cuore che sin dall’apertura di Trattoria hanno saputo catturare e meravigliare gli ospiti. Infine Coraggio rappresenta l’estro creativo: sette portate fuori menù che rimangono segrete fino
all’assaggio. Le esperienze gastronomiche si completano con vini di elevatissima qualità di piccoli produttori, cocktail, infusi e bevande tipiche di cucine etniche, come sakè e kombucha.
Il concetto di contemporaneità si incarna in egual misura negli spazi di Fabbrica campus e di Trattoria contemporanea. Ambienti aperti, accoglienti e dal design sostenibile. Gli arredi degli interni sono tailor-made, dalle linee semplici e pulite, ma in grado di creare un’atmosfera raccolta e intima dove cucina e sala, brigata e ospiti diventano protagonisti di un travolgente viaggio tra gusti, profumi e composizioni ricercate.